Si dovrà attendere probabilmente sino a fine marzo, per la tanto attesa pronuncia della Corte Costituzionale in ordine alla legittimità del decreto 28/2010 in materia di mediazione civile obbligatoria.
I tempi, che inizialmente si prospettavano più brevi, hanno trovato una necessaria dilatazione per motivi di carattere procedurale.
Il paradosso, vuole che tale differimento sia stato provocato proprio da quelle correnti giurisprudenziali che avversano o, quanto meno dubitano circa la legittimità costituzionale della normativa.
Infatti, è dello scorso primo febbraio la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’ordinanza del Giudice di Pace di Catanzaro che pure, avrebbe emanato un’ordinanza di rimessione degli atti alla Consulta per decidere sull’analoga questione (per la cronaca, nella fattispecie, trattavasi di contenzioso insorto tra due avvocati, avente ad oggetto la restituzione di un libro di testo concesso in comodato gratuito dall’uno all’altro. A voler pensar male, parrebbe quasi un caso montato ad arte).
A seguito di ciò, se come probabile le questioni sollevate dai vari giudici verranno riunite, si dilateranno e slitteranno i previsti termini procedurali per la fissazione dell’udienza e per il deposito di deduzioni scritte (venti giorni più venti giorni decorrenti dalla pubblicazione dell’ordinanza in G.U.) facendo così slittare la decisione, probabilmente, verso metà / fine marzo 2012.
Nel frattempo, però, come già anticipato in un precedente articolo, dal 21 marzo prossimo vedrà il debutto la mediazione obbligatoria anche in materia condominiale e nell’infortunistica stradale.